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giovedì 29 gennaio 2015

Metti una sera a cena al Molo di Lilith con Marta Becco, Marco Arturi, Guido Zampaglione e Igiea Adami

di Vittorio Rusinà

Il Molo di Lilith è un circolo ARCI di Torino, l'ambiente è hippy e "piratesco", è la scena di una compagnia teatrale, dove gli attori e le attrici si inventano anche la cucina, la cantina e il servizio. 
Una sera di queste è dedicata a "La forza del carattere" dei vini di Tenuta Grillo, e io ci sono, non posso mancare, conosco e amo questi vini.
Sono vini che alcuni definiscono "difficili", sono vini che vanno aspettati, sono vini a lungo invecchiamento. Sono vini che quando raggiungono il loro momento ricambiano la pazienza dell'attesa con tanta materia e bontà.
Come sottolinea Marco Arturi, paladino del vino naturale e artigianale, "in tempi di omologazione e uniformità imperanti, è sacrosanto difendere il diritto alla diversità."
Il Baccabianca 2007 da uva cortese è una continua conferma del valore di quest'uva nelle mani giuste, per me fra i migliori macerati in circolazione in Italia.
Ma la vera sorpresa sono i rossi che assaggio per la prima volta con calma, non in una delle tante fiere, seduto a tavola. 
Il Pratoasciutto 2005 (una anteprima) è il dolcetto che dà il meglio di sé dopo almeno 10 anni di evoluzione, come succedeva nei tempi antichi in Piemonte, oggi quasi dimenticati. 
Il Pecoranera 2004 è una bomba atomica, è la quadratura del cerchio su un lungo lavoro di Guido sulla freisa, qui in uvaggio al 70% con Barbera, Dolcetto e Merlot. Vino complesso, vino da accompagnare con cibo, come tutti quelli di Tenuta Grillo, vino che mi riporta in mente il bel lavoro di Ezio Trinchero su quest'uva.
Ad accompagnare i vini di Guido, una cucina di grande qualità, attenta alle materie prime, in gran parte bio e di piccoli produttori. Dalle mani di Marta Becco arrivano lasagne con crema di zucca e tobinambur, pasta con uno strabiliante sugo di stracotto di maiale, cavolo nero e bianco con crostini di farro, purea di cavolfiore con gomasio, filetto di maiale all'arancia cotto alla perfezione, torta cacao e marmellata di more. 
Un inchino alla bravura di Marta.
Mi piace segnalare anche la presenza alla cena di Igiea Adami, produttrice dell'ottimo riso carnaroli dei Beni di Busonengo e compagna di Guido nella vita e nella conduzione dell'azienda vinicola.
Poco distante dal mio tavolo c'era anche una giovane e simpatica produttrice di Gavi naturale, Stefania Carrea di Terre di Matè, di cui spero presto di assaggiare i vini.
Gran serata, ottimi vini, ottimi cibi e tanti giovani presenti, il che mi fa sentire un pochino anziano ma mi dà grande gioia: il vino naturale, il vino vivo, il vino che non è mai uguale, piace ed è vincente.

Il Molo di Lilith è a Torino in via Cigliano 7
Tenuta Grillo è a Gamalero (AL)



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