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mercoledì 3 dicembre 2014

Vino Rosso L.2012, I Vigneri

di Niccolò Desenzani



L’etna rosso base de I Vigneri non è facile da reperire per l’esiguo numero di bottiglie prodotte, ma anche per la meno preclara fama rispetto ai suoi fratelli e un segmento commerciale appena più arduo: base sì, ma oltre i 20 euro.
In giro si legge che sia fatto in un palmento e che questo lo renda un fuorilegge.
Fra tutti i vini di Foti è forse quello più vicino a metodi arcaici.
Ero fermo all’edizione 2006, e quando ho visto la 2012 è stato magnetismo fra la mia mano e la bottiglia.
Etna delle promesse.
Aperto alla cieca con l’amico Mauro ha colpito dritto al cuore. “Roba seria” diceva senza riuscire a indovinarlo!
Il giorno dopo ribevuto e ancora tanto stupore di fronte a un vino che ha un equilibrio incredibile. Ogni parte integrata e un corpo di rispetto articolato in semplicità di beva. Il vulcano esplicito soprattutto in bocca e alcune impressioni che mi hanno riportato colla mente in Langa: ma non quella cheap, proprio quella dei mostri sacri.

2 commenti:

  1. Ho bevuto il 2010 un anno e mezzo fa e ne ho scritto qui :
    http://simodivino.blogspot.it/2013/04/vigneri-rosso-2010-sicilia-igt-az-agr-i_14.html
    Devo ammettere che pur cambiando l'annata ho avuto le stesse sensazioni di Niccolò... roba seria ed equilibrio, che tradotto significa vino importante e di bella beva.
    Scrissi "nebbioleggia" e a Niccolò ricorda la Langa... anche le suggestioni sono simili... quindi concordo a pieno... Salvo Foti la sa lunga...

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  2. Ho il 2009 in cantina e dopo questo racconto, la voglia di tirargli il collo è ancora più forte!
    ...quando leggo/sento nominare i Vigneri, mi parte la salivazione ripensando allo STRATOSFERICO Vinudilice 2013 bevuto qualche mese fa!

    cin!

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