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venerdì 26 ottobre 2012

Rosato frizzante 2010, IGT Toscana, Colombaia. Di N. Desenzani


È fine, elegante, gourmand. Pulito di fruttini e quel tocco di montano che definisce subito la freschezza. Risponde in bocca ordinato, preciso, delizioso, abbastanza intenso e il sangiovese esibisce tutto il suo carattere super goloso. Quel tratto che nei rossi fermi abbisogna del contatto con l'aria per sprigionarsi. Qui è già esploso.
Una bollicina ammaliatrice, irresistibile, seduttiva.
Bolla chiantigiana, idea geniale!
Bono, bono, bono.

Bocca agrumica, medio acida, con amaro di bianco di scorza.
Un day after molto curioso dove si aggiunge una speziatura selvatica (che io ascrivo all’assenza di SO2 aggiunta) che insieme alle bolle funziona e intriga.
Sangiovese, malvasia nera, canaiolo, colorino. Metodo ancestrale, sboccatura 2012.


2 commenti:

  1. O uomo dei vini d'annata/dannati, o uomo che predilige metodi ancestrali, raccomandaci p.v. (in forma anche strettamente carbonara) dove bearci di quel che ci racconti.

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  2. Non c'è motivo d'esser carbonari e secretare tanto deliziosa bollicina. Ch'io sappia Sarfati ne è distributore. Io l'ho presa al ristorante Ratanà di Danilo Ingannamorte a Milano, che fa anche enoteca.
    La stessa azienda propone altre delizie (non tutte le ho assaggiate) fra cui un uvaggio Chianti-like da vigne vecchie e uno da vigne giovani. Una bolla ancestrale bianca e, mi pare, pure un bianco da malvasia e trebbiano, infine un rosso base.
    Quando Vostra Signoria si presenterà in terra meneghina raccomando di bussare alla porta della mia umile dimora e farsi servire.

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