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lunedì 8 ottobre 2012

Cabernasco, 2007 Offida Doc, Villa Pigna


Offida, non pecorino. A me il pecorino non piace, ne avrò assaggiato una decina (scarsa) di versioni, ma non sono ancora riuscito a capire cosa ha di tanto particolare questo vitigno, ma questa è un'altra discussione. 
Di Offida, proprio ad Offida, questa estate ho voluto invece assaggiare un rosso. Non conoscendo i rossi della zona, mi sono fatto guidare dall'istinto. Quando sulla carta dei vini ho letto cabernasco mi son chiesto cosa significasse... pronta è giunta risposta del cameriere: si tratta dell'unione di due parole "cabernet" e "Ascoli".
Curioso mi son detto, allora proviamo. Poi uno scopre che il nome non dice tutto, anzi, e dentro ci trovi in variabili quantità Montepulciano e Merlot, quest'ultimo ingentilito alquanto dal passaggio in barrique.

E' un vino caldo, nel senso proprio della parola, lo metti in bocca e ti avvolge con intensità con la sua morbidezza vellutata, e appena fai glu glu esplode con la sua persistenza. I profumi vengon prima, è vero, e come negare le note erbacee e speziate che sprigionano dal bicchiere, ma qui si tratta di un vino di corpo che senti prima di tutto in bocca abbinato magari ai Taccù con pomodoro fresco e pancetta o, per continuare, alla grigliata mista. E allora la mente va a quelle colline assolate, che ripiegano dal mare verso l'interno prima di incontrare l'appennino. Quei vigneti antichi e moderni che si scorgono arrivando ad Offida. Sarà anche che il 2007 è stata una bell'annata da queste parti (mi dicono), ma in questo vino c'è sapienza e territorio.

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