Pagine

mercoledì 9 maggio 2012

tre bicchieri spagnoli di Gastrofanatico

Quante volte ci è capitato di bere spagnolo? E quante volte ci verrebbe in mente di ordinare al ristorante un rioja o un priorat? Poche, forse addirittura nessuna, così, tra ignoranza e diffidenza, le produzioni vinicole iberiche in Italia sono ancora sconosciute ai più. Insieme alle zone davvero storiche - tra tutte la Rioja dove le prime coltivazioni della vite risalgono al tempo delle colonie fenice - nella seconda metà del novecento molte altre regioni sono state interessate da importanti investimenti, con la riqualificazione di vecchi vigneti e una ricerca sempre maggiore di qualità. Soprattuto in Catalogna dove, dal Priorat, al Pla de Bages, al Costers del Segre, sono decine le cantine che hanno raggiunto livelli di eccellenza che stupiscono. Tutti i vini di qualità spagnoli hanno la qualificazione D.O., soltanto quelli della Rioja e del Priorat possono fregiarsi della DOCa (Calificada).



VIÑA TONDONIA TINTO RESERVA 2001
Crianza è la premessa per capire i vini della Rioja. Crianza è l’affinamento in botte, e dal tempo dell’affinamento dipende anche la denominazione dei vini: Rioja sono i vini che rimangono in botte di rovere per meno di 12 mesi. Crianza quelli che stanno almeno un anno in rovere su due di invecchiamento. Rioja Reserva tre anni di invecchiamento di cui uno in rovere, infine Rioja Gran Reserva almeno due anni di rovere e minino tre di bottiglia.
Il Vina Tondonia è una cantina storica, forse la più importante della regione. Produce vini da oltre 130 anni nella migliore zona delle tre zone della Rioja, quella “alta”. Di questo vino (per il 75% da uve Tempranillo, poi 15% di Garnacha e 10% di Carignano) l’ultima vendemmia disponibile è la 2001, annata eccellente per il "Consejo Regulador de Rioja". Dopo un’estate secca la raccolta è iniziata il 15 ottobre per terminare entro il mese. Il vino è rimasto in botte per 6 anni, con due travasi l’anno. Poi, non filtrato, è rimasto diversi mesi a riposo in bottiglia.
Consiglio di aprirlo almeno un’ora prima del servizio, ha un colore rubino con una leggera unghia granata. Al naso è fine, con aromi di vaniglia e pane tostato. Morbido e rotondo in bocca con una buona persistenza. Non è un vino di cui ci si innamora al primo bicchiere, e forse neanche al secondo o al terzo, per il carattere insolito che gli conferisce quel lungo invecchiamento. Rappresenta comunque l’essenza della Rioja di qualità, in un ottimo rapporto qualità/prezzo.




VILOSELL 2008
El Vilosell è un piccolo comune di appena 197 abitanti, nel cuore della Catalogna ad una trentina di chilometri dal mare, nel Costers del Segre (appena più a nord del Priorat, una delle zone più nobili dell’attuale produzione vinicola iberica). Qui Tomàs Cusiné ha ampliato negli ultimi anni con diverse acquisizioni la sua azienda fino a raggiungere ben 29 ettari vitati, la varietà è tanta, cabernet sauvignon, merlot, syrah, cabernet franc, garnacha, carignano, chardonnay, sauvignon blanc… insomma ce n’è per riempire le quasi 200mila bottiglie di produzione annua. Vilosell è un vino curioso, prima di tutto perché è un superblend. Sei vitigni assemblati con percentuali che cambiano da vendemmia a vendemmia. L’annata 2008 è un bell’assemblaggio di tempranillo (43%), syrah (18%), cabernet sauvignon (16%), merlot (14%), carignano (6%) e garnacha (3%). Raccolte a mano, affinamento per 9 mesi in barriques francesi. Al naso è ampio e se coi riconoscimenti olfattivi ci sapete fare (come la mia fidanzata che ha un naso eccezionale, da farmi mangiar polvere) troverete insistenti frutti di bosco, ciliegia e poi giù con le spezie, dal pepe ai chiodi di garofano, tabacco. E quelle note tostate che tradiscono il passaggio in barrique. In bocca è intenso, tannini gentili e decisamente persistente. Prezzo super, appena 10 euro la bottiglia.




NUAT 2008
Picapoll? Cos'è il picapoll? Non lo conoscevo fino a quando non mi sono imbattuto in questo bianco prodotto da Abadal, nella Pla de Bages (D.O.) ad un tiro di schioppo da Barcellona.
La cantina festeggerà nel 2012 i trent’anni di attività, in una zona dove la vigna e il bosco convivono in un microclima speciale a pochi chilometri dalla costa. Il picapoll è una varietà che nasce nel diciassettesimo secolo nella Languedoc, ma è nel Pla de Bages in Catalogna a esprimersi meglio, tanto da essere considerato autoctono. La macerazione con le bucce conferisce un bellissimo color oro, ma il segreto è tutto nella breve maturazione di una parte variabile (solitamente attorno al 10%) in botti praticamente non tostate, che conferisce al vino insieme ai tannini ellagici, complessità e struttura. Dei tre è il vino che ha convinto di più, per freschezza, sapidità, e la varietà degli aromi. Dagli agrumi, alla frutta gialla, erbe aromatiche e sentori di mela. E’ un vino che si presta senza dubbio ad un affinamento in bottiglia.

Gastrofanatico

Tinto Reserva 2001
Vina Tondonia
bottiglia 75 cl €18


Vilosell 2008
Tomàs Cusiné
bottiglia 75 cl €10


Nuat 2008
Abadal
bottiglia 75 cl €25

Nessun commento:

Posta un commento