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mercoledì 16 novembre 2011

Romorantin chi era costui? vins de loire Tessier

Domaine Philippe Tessier, Cour-Cheverny AOC, “La Porte Dorée” 2009, Cheverny, Francia.



Loira, Vins de Touraine e il vitigno che non ti aspetti.
Perché fino a cinque minuti prima non sapevi che esistesse sulla faccia del globo terracqueo.
Il Romorantin.
Dal mille novecento novanta tre è diventato AOC Cour-Cheverny.
Ossia solo i bianchi a base Romorantin possono fregiarsi della denominazione.
L’area è piccola al margine ovest della zona Vins de Touraine nella Loira centrale.
Su non più di cinquanta ettari di terreni sabbiosi e poveri con intrusioni argillose si coltiva un vitigno che ha parte del suo acido desossiribonucleico simile a quello dello Chardonnay, del Pinot, dell'Aligotè.
Parrebbe provenire dalla borgogna portato in epoca rinascimentale dal re Francesco I°.
Un manipolo di vignaioli ha resistito alle chimere del Sauvignon o dello Chardonnay e hanno testardamente coltivato e vinificato in purezza il dio minore dell’olimpo transalpino.
Il vino che ne scaturisce è molto interessante.
Questo, il loro prodotto di punta, proviene da vecchie vigne su terreni calcarei.
Unisce potenza alcolica a delicatezza di profumi.
Acidità ma soprattutto una salinità impetuosa e trascinante.
Una mineralità di scoglio marino.
Saporitissimo con finale di miele amaro e linfa.
Il tutto ad un costo di nove euro o giù di lì.
Il viaggio a Fornovo valeva questa scoperta.
Ancora di più valeva vedere il sottoscritto in compagnia di Tirebouchon lottare come titani per superare le barriere linguistiche.
“noio volevan savoir…le cepage…”
Bonne degustation


luigi

6 commenti:

  1. Mi fà molto piacere che anche tu abbia apprezzato questo vino. Per me è stata forse la miglior sorpresa del salone. Per non parlare del prezzo ....

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  2. Ciao Daniele,
    Fornovo è stata per me molto generosa di scoperte e conferme, il Romorantin merita, anche per me, la palma di miglior scoperta della giornata.
    Tanto più che ribevendolo a casa ha non solo riconfermato ciò che di buono si intuiva a Fornovo ma tirato fuori altre sfumature molto interessanti.
    Ma com'è che il Fabio Duffizi non ci ha presentato?

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  3. Caro Luigi, il buon Fabio era preso da mille cose e mille persone. Penso che per lui sia stata una giornata più impegnativa di una giornata lavorativa. Purtroppo non sono riuscito ad assaggiare un vino insieme a lui, ci siamo solo incrociati più volte tra le corsie, scambiandoci segnali con gli occhi.
    Poi io ero accompagnato dalla consorte che, anche lei appassionata di vino, era ansiosa di proseguire negli assaggi.
    Penso di averti visto, in pausa, fuori dal tendone in fondo, ma non sono sicuro.
    A questo punto, spero di potermi presentare la prossima volta, magari già a Piacenza, alla fiera dei vignaioli indipendenti, il 3-4 dicembre.
    Tu che ne dici ? Pensi di esserci ?

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  4. Carissimo Daniele,
    mi viene voglia di non perdonarlo.
    Però la mia bontà fuori dal comune mi porta all'indulgenza e carità.
    A Piacenza non verrò, mia moglie vuole scotennarmi, dice che ho esaurito i bonus del 2011!

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  5. Buongiorno Luigi,
    Fabio è troppo buono per non essere perdonato.
    A Fornovo a cercato di accontentare tutti quelli che volevano passare un pò di tempo con lui, forse anche a discapito dei suoi assaggi.
    Io ho la fortuna di avere una moglie appassionata come me, quindi non ho problemi in questo senso. Infatti dovrei andare a Piacenza con lei. Purtroppo si dovrà rimandare il nostro incontro più avanti, ma avremo tempo per rifarci...
    Intanto cercherò di recuperare Fabio, che negli ultimi tempi è un pò smarrito.
    Pensavo venisse Gabriele, ma non mi ha fatto sapere nulla, quindi presumo che abbia saltato Fornovo anche questa volta.
    Ciao.

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